La disparità di genere per quanto riguarda la cura dei figli e della casa, relega la donna in un posizione economicamente svantaggiata. Infatti, tradizionalmente è la moglie a occuparsi della casa e dei figli mentre il marito lavoro. Questo fa sì che il marito abbia un reddito personale più alto. Spesso la donna lavora meno ore, tipo part-time, proprio per occuparsi dei figli o addirittura non lavora affatto. Il tutto, ovviamente, senza parlare di gender gap, cioè una disparità di reddito per cui le donne ricevono uno stipendio più basso rispetto agli uomini a parità di lavoro svolto e condizioni.

Una situazione di questo tipo in sede giudiziale è più che rilevante. Essendo la donna che si occupa dei figli e della casa, è facile che sia lei a ottenere le migliori condizioni in sede di divorzio o separazione. Vale a dire che è facile che il giudice decida di assegnare la casa di famiglia alla moglie che vivrà stabilmente lì con i figli mentre il marito se ne deve andare. Allo stesso tempo, il marito, avendo una posizione economica privilegiata, dovrà versare diversi assegni: quello di mantenimento per l’ex moglie e gli alimenti per i figli.

Attenzione che qui non si sta facendo un torto a nessuno poiché si tratta comunque di affido congiunto. Infatti, resta il diritto del padre di vedere i figli e fissare delle visite senza la presenza dell’ex moglie. Di solito, succede che il calendario venga definito tra i coniugi ma, in caso di mancato accordo, sarà il giudice a stabilirlo senza possibilità di appello. Alla madre spetta l’affidamento esclusivo solo nel caso in cui l’ex marito abbia dimostrato gravi comportamenti che influiscono negativamente sull’educazione dei figli.

In sede di divorzio o separazione, possono quindi sorgere diversi aspetti un po’ delicati. È possibile usufruire dei servizi di un valido investigatore privato a Roma che può aiutare ad accertare il reale patrimonio di unno dei due coniugi che tende a nasconderlo per ricevere un trattamento economico più favorevole in sede giudiziale.