Per ricoprire ruoli cruciali all’interno della società, sono necessarie attitudini peculiari oltre che una buona dose di etica, cultura ed intelligenza. E’ il caso di Claudio Mercadante di Altamura, manager di successo con una lunga carriera dirigenziale alle spalle che ha lasciato (e continua a lasciare) il segno nel mondo del management aziendale. Lo studio è una componente fondamentale nella formazione di un individuo e può diventare il percorso di un’intera esistenza per chi, come Claudio Mercadante di Altamura, ama aggiornarsi continuamente e trasferire le proprie competenze e conoscenze. Claudio Mercadante di Altamura è un manager che vanta un curriculum denso di importanti ruoli professionali nelle principali aziende italiane ed internazionali. E’ un giornalista politico, un personaggio televisivo, un manager di successo (che ha spesso rivestito più cariche professionali contemporaneamente) ed un apprezzato imprenditore. Nato a Roma e figlio unico di una nobilissima famiglia è anche l’ultimo discendente di Saverio Mercadante, importante musicista italiano dell’800 al quale a Roma è stata dedicata una via nel quartiere Parioli. Il Dottor Claudio Mercadante di Altamura è anche l’ideatore ed il Presidente della Fondazione Mercadante che si occupa di promuovere il patrimonio artistico di Saverio Mercadante in tutto il mondo, anche e soprattutto attraverso la realizzazione di numerosi concerti di musica classica volti a divulgare i capolavori di questo grande maestro compositore che ha reso l’Italia famosa nel mondo. Oggi lo intervisteremo per chiedergli come si diventa un manager aziendale di successo.

Dottor Mercadante di Altamura innanzitutto grazie per la sua disponibilità, vorrei incominciare chiedendole come riesce a ricoprire più incarichi di livello apicale contemporaneamente?

Ho iniziato la mia carriera manageriale poco più che ventenne, avevo da poco conseguito la mia prima laurea, ero un neolaureato che aveva ben chiaro cosa voleva fare da grande. Tra le mie aspirazioni lavorative vi era quella di fare il manager, di guidare uomini per raggiungere obiettivi, occuparmi di management, di strategie aziendali. Ho indirizzato i miei studi in tal senso, ho conseguito due lauree che sono state molto utili alla creazione di una figura professionale che potesse condurre grandi gruppi aziendali. Per fare il manager oltre ad ottenere dei titoli accademici specifici, serve impegno, dedizione, spirito di iniziativa ed una propensione a sopportare stress e ritmi lavorativi molto impegnativi, specialmente se si rivestono più cariche professionali contemporaneamente.

Sappiamo che lei ha ricoperto grossi incarichi in molte aziende italiane ed internazionali oltre che in noti Enti pubblici, tra i suoi più importanti ruoli ricordiamo infatti che è stato Direttore Generale del Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) presso la Regione Lazio, successivamente è divenuto Direttore Generale della Regione Lazio, rammentiamo che è stato anche Vicepresidente di Intermatica Spa e queste sono solo alcune delle posizioni che ha rivestito. Con quanta fatica si esercitano funzioni di tale livello?

Per occupare figure di tale efficienza, ci vuole molta preparazione, lo studio è una delle componenti principali di un bravo manager. Tuttavia mi preme dire che non basta aver conseguito importanti riconoscimenti negli studi universitari, un manager deve essere in costante aggiornamento, inoltre bisogna essere pronti a lavorare senza sosta a ritmi serrati, a sopportare forti dosi di stress non dimenticando di essere un leader che deve motivare costantemente i propri collaboratori.

Le faccio ora una domanda specifica: quale caratteristica imprescindibile deve avere un bravo manager?

Deve conoscere bene la strategia d’impresa, senza quella non si può fare il leader. Ogni obiettivo aziendale può essere raggiunto se si pianifica una corretta strategia volta al raggiungimento del risultato che ci si è prefissi. Se non si pianificano bene le mosse da intraprendere non si arriverà mai a meta!

Cosa consiglierebbe a chi oggi decide di affacciarsi alla carriera manageriale?

Prima di tutto di comprendere fino in fondo cosa significa fare il manager. Non si tratta difatti di un effimero sostantivo adatto per ogni attività, come purtroppo sta avvenendo oggi giorno, troppo spesso questo titolo viene utilizzato da chi fa assolutamente altro solo per fregiarsi di un’immagine di moda. Come già detto, bisogna fondare la propria attività su una solida preparazione universitaria in prestigiosi atenei, quindi seguire corsi di perfezionamento specifici e dunque iniziare a costruire un curriculum adeguato per occupare posizioni gestionali e di comando. Bisogna comprendere che il manager non è un attore in cerca di visibilità, ma una persona con solide basi che sa di doversi assumere gravi ed importanti responsabilità che influenzeranno le scelte aziendali.

Precedentemente lei ha svolto ruoli apicali in aziende pubbliche e private, come è cambiata la figura del manager negli ultimi anni?

Il ruolo del manager è cambiato molto, tra fusioni, acquisizioni, scorpori e scissioni le aziende italiane ed internazionali hanno cambiato volto diverse volte. Un bravo manager deve essere pronto ai cambiamenti e cercare di cavalcarli. Il manager deve individuare come valorizzare la forza lavoro riuscendo a farla coesistere con le nuove tecnologie, avere dunque un approccio orientato al futuro sfruttando i nuovi sistemi e mettendoli al servizio dei propri collaboratori.

Ringraziamo il Dottor Claudio Mercadante di Altamura per i suoi preziosi consigli e speriamo che questi ultimi possano essere un ottimo spunto di riflessione per chiunque voglia intraprendere la carriera del manager aziendale.